Pilastro rosso del Brouillard – via Anneaux Magiques

13 Luglio 2015

Monte Bianco – versante Sud

LA MALEDIZIONE DEL PILONE

Sta diventando una storia infinita! Quasi una presa in giro! Ogni volta che con Max tentiamo di andare al Pilone, arriviamo al Monzino e le parole del gestore risuonano uguali: a Eccles ci sono 4, 5, 6 cordate che vanno al Pilone, più 3 o 4 cordate che partono da qui. Aaaarghh! E allora scatta il piano B, poi quello C e se non va bene quello D. Da una parte è particolarmente comodo avere dei clienti bravi e flessibili nella scelta di itinerari. Ma allo stesso tempo, trovare alternative ad un Pilone, quando arrivi al Monzino non è cosa scontata. Quindi dicevamo: al Pilone troppa folla, noi vorremmo partire dal rifugio leggeri ed uscire in giornata, ma con tante cordate che partono dagli Eccles sicuramente ci troviamo col tappo alla base della Chandelle, e tocca bivaccare. E poi, sopratutto, di fare coda sulla salita più significativa del Monte Bianco non ci va proprio. Il nostro modo di andare in montagna ci porta sempre a ricercare luoghi isolati e solitari, ed è davvero particolare che una salita come quella possa essere affollata. Quindi decidiamo di abbandonare l’idea del Pilone e di riprenderla con altre modalità più avanti, con una delle nostre strategie “alternative”. Sfoglia un libro, sfogliane un altro, mi viene in mente il Pilastro Boninghton. Già, il mito è passato anche da lì firmando una via ed una variante sul pilastro di destra del Brouillard, meno frequentato e conosciuto del vicino Rosso. La sera al rifugio raccatto qualche chiodo da roccia e mi confronto con Patrick Gabarrou a riguardo della salita. Con Max siamo d’accordo, partiamo alle 4:30 come sempre e in breve siamo all’attacco. La terminale si passa bene un po’ a sinistra dell’asse della via. Mi cambio, attacco una fessura larga verticale. C’è ancora ombra sulla parte bassa della parete, ma in alto, il Sole scalda già la cresta del Brouillard. Percorsi pochi metri comincia la festa dei petardi: palle da bowling, frigoriferi, lavatrici fischiano e rotolano poco lontano da noi!!! Ma cavolo sono solo le 7 del mattino e siamo a 3900m, e il rigelo questa notte è stato buono! Basta uno sguardo tra me e Max per decidere di scendere rapidamente e fare dietro front. Troppo rischioso. Accidenti, sto giro non ce ne va bene una! Guardiamo i nostri amici alla base del Pilastro Rosso che decidono alla fine di attaccare Anneaux Magiques. Potrebbe essere un’opzione per salvare la giornata, anche perché ci siam fatti un bel mazzo a venir fin quassù, sarebbe un peccato scendere a mani vuote. Pronti via si parte. Li raggiungiamo all’attacco e ci mettiamo religiosamente dietro per non dar fastidio. La compagnia di Luigi e Paolo è davvero piacevole e non mancheranno risate ed incitamenti reciproci durante tutta la salita. La via si rivela per noi una delusione: quando si dice “mi crolla un mito”. Sull’itinerario ci sono dei bei tiri qua e là, ma la linea, sia della via che dei tiri stessi, è molto forzata alla ricerca della difficoltà pura e non della logicità. Per altro, alcuni tiri a spit sono “mortali” in caso di caduta, oppure illogici dove lo stesso spit affianca fessure perfette. Comunque una bella avventura in un posto magico: il Rosso è sempre il Rosso. Ringrazio ancora Luigi e Paolo per la simpatia e per avermi evitato un run-out di troppo prestandomi un friend che ci mancava nel “materiale da Pilone”.

Disclaimer

Tutto ciò che è riportato in questo sito, inclusi gli allegati è mirato alla divulgazione di informazioni utili e affidabili per affrontare salite, scalate, gite di sci alpinismo e fuoripista, cascate e tutto ciò che ci offre la montagna nella maggior sicurezza possibile, perché ogni alpinista e amante della montagna possa partire per un’avventura con una corretta preparazione preventiva. Noi rimaniamo sempre a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti e consigli, ma non possiamo agire per voi e spesso non saremo presenti durante le vostre gite.

Pertanto, rimarrà vostro compito e responsabilità valutare le condizioni della montagna sul momento, che possono cambiare in modo repentino secondo gli agenti atmosferici.
Dovrete quindi saper valutare con la vostra esperienza e capacità il terreno che vi circonda, e prendere le decisioni necessarie per il corretto svolgimento della salita nel momento stesso in cui sarete in montagna.

Pin It on Pinterest

Share This