Condizioni della montagna

9 Luglio 2017

Dopo qualche giorno passato in famiglia, si torna in montagna con grande voglia di essere lassù e con il pacere di condividere emozioni e sapere con i miei clienti. Questa volta sono con un agazzo simpaticissimo che arriva da Ancona e che, fino ad ora, la montagna l’ha vissuta con passione ma quote più basse. Quindi si comincia da zero. Scalare grandi pareti è altrettanto stimolante e soddisfacente che vedere negli occhi di un principiante l’interesse e il coinvolgimento per ciò che gli stai mostrando. Abbiamo potenzialmente due giornate da passare insieme, pur sapendo che la seconda sarà caratterizzata dal brutto tempo. Dopo un’infarinatura generale sull’ambiente che ci circonda e sugli attrezzi che andremo ad utilizzare, ci dirigiamo verso il col d’Entreves et l’omonima cresta di roccia. L’entusiasmo di Diego non fa che aumentare di ora in ora, nonostante le piccole grandi difficoltà incontrate lungo il percorso. Forse gli insegnamenti più grandi della giornata sono stati il rendersi conto e imparare a interagire con un ambiente che è “vivo e mutevole”, che non bisogna mai abbassare la concentrazione e che la progressione in cordata, a tutti i livelli, è un gioco di squadra.

Durante la giornata, purtroppo abbiamo assistito a molti crolli e frane provenienti sia dai versanti meridionali che settentrionali delle pareti circostanti, cicatrici indelebili che attestano le condizioni allarmanti in cui versa la montagna in questo periodo. Anche il semplice camminare sul ghiacciaio richiede attenzione e scrupolosità nel seguire le “regole del gioco”: per nulla tranquillizzante osservare ponti di neve più o meno voluminosi e più o meno visibili, sui quali cammineremmo senza eccessiva attenzione in condizioni normali, diventare saturi d’acqua e lasciar presagire un possibile collasso. Davvero un triste spettacolo vedere la mancanza di metri e metri di neve sui pendii, nei canali e sulle cime che siamo abituati a vedere imbiancate.

Personalmente, al momento non mi sento di consigliare alcuna via di misto, anche ad alta quota, anzi… mi sento davvero di sconsigliare qualsiasi salita che preveda canali, neve o salite di roccia con tratti poco solidi. Meglio restare su pareti rocciose compatte e sui monoliti granitici. Prestare particolare attenzione a quelle pareti che solitamente sono ricoperte anche solo in parte dalla neve, e dove ora scorrono piccoli corsi d’acqua che possono essere all’origine di smottamenti. Osservate i segnali che la montagna vi mostra e non lasciatevi ingannare da possibili modeste nevicate, che in questo periodo dell’anno, con le condizioni attuali, non fanno che aggravare il potenziale pericolo. Nel dubbio, informatevi presso professionisti di cui vi fidate, presso di noi, o presso la Maison de la Montagne di Chamonix. Personalmente sarò lieto di rispondere ai vostri dubbi per quanto mi è possibile.

Buona montagna e facciamo la danza del freddo!!!

Disclaimer

Tutto ciò che è riportato in questo sito, inclusi gli allegati è mirato alla divulgazione di informazioni utili e affidabili per affrontare salite, scalate, gite di sci alpinismo e fuoripista, cascate e tutto ciò che ci offre la montagna nella maggior sicurezza possibile, perché ogni alpinista e amante della montagna possa partire per un’avventura con una corretta preparazione preventiva. Noi rimaniamo sempre a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti e consigli, ma non possiamo agire per voi e spesso non saremo presenti durante le vostre gite.

Pertanto, rimarrà vostro compito e responsabilità valutare le condizioni della montagna sul momento, che possono cambiare in modo repentino secondo gli agenti atmosferici.
Dovrete quindi saper valutare con la vostra esperienza e capacità il terreno che vi circonda, e prendere le decisioni necessarie per il corretto svolgimento della salita nel momento stesso in cui sarete in montagna.

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